Notizie del giorno
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Civile e processo
Famiglia
Impresa di famiglia: anche il convivente ha diritto al mantenimento?
Il codice civile prevede che il familiare che presta la sua attività di lavoro nella famiglia o nell’impresa familiare ha diritto al mantenimento secondo la condizione patrimoniale della famiglia e partecipa agli utili dell’impresa familiare, ma tra i familiari non è espressamente incluso il convivente moro uxorio.
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Civile e processo
Famiglia
La revisione delle condizioni economiche del divorzio non può essere retroattiva
In caso di peggioramento delle condizioni economiche di uno dei due coniugi dopo il divorzio, il giudice può modificare la cifra prevista dall’assegno ma tale maggiorazione non ha effetti retroattivi.
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Civile e processo
Famiglia
Maternità surrogata, i figli non sono tutelati
La maternità surrogata, pratica vietata in Italia, pone grandi interrogativi sulla tutela da accordare ai figli così nati.
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Obbligazioni e contratti
Procura alle liti
La procura alle liti se conferita dal Sindaco non necessita né di previa determina né di autorizzazione della Giunta
Protagonista della vicenda in esame è un avvocato che ricorre in Cassazione, sostenendo l’errore da parte della Corte territoriale nel ritenere che la sentenza di primo grado fosse sostenuta da due motivazioni alternative e, cioè, l’invalidità della procura e la nullità del contratto, di cui la prima non sarebbe stata censurata, con conseguente passaggio in giudicato della sentenza impugnata.
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Lavoro
Inclusione
Inclusione: questo l’obiettivo perseguito dalla PA
Pubblicato in GU del 12 gennaio 2024, n. 9, il d.lgs. n. 222/2023 recante le disposizioni in materia di riqualificazione dei servizi pubblici per l'inclusione e l'accessibilità.
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Lavoro
Licenziamento giusta causa
Terapia farmacologica non somministrata alla paziente: legittimo il licenziamento dell’infermiera
Respinta la giustificazione addotta dalla lavoratrice, la quale ha sostenuto di essersi semplicemente attenuta alle indicazioni della società datrice di lavoro, prendendo atto che, all’epoca, mancava l’apposita autorizzazione a prestare assistenza alla paziente, poiché quest’ultima aveva superato il 65esimo anno di età, termine oltre cui non poteva rimanere nella struttura.